venerdì 16 maggio 2014

Un'antiquata macchina da scrivere

“Case vide lo scheletro di un’antiquata macchina da scrivere, le cassette, tabulati spiegazzati…” (cap 9 pag 119)
In completo contrasto con lo scenario futuristico del libro, il ritrovamento di una "vecchia" macchina da scrivere, in contrapposizione con i moderni computer utilizzati nella vicenda, è un elemento che desta stupore nei personaggi.
Le macchine da scrivere sono strumenti dotati di tastiera che, per mezzo di elementi meccanici, elettrici, elettronici, permettono di imprimere su un supporto (per esempio la carta) caratteri stampabili.
La prima macchina da scrivere fu brevettata a Torino verso la metà del XIX secolo dall'avvocato novarese Giuseppe Ravizza: chiamata "Cembalo scrivano", essa era una macchina capace di scrivere premendo tasti che facevano muovere dei martelletti i quali imprimevano il carattere voluto su un foglio di carta.
Le macchine da scrivere subirono poi una rapida evoluzione, fino alle celebri Olivetti, e poi verso i più evoluti calcolatori.
Al giorno d'oggi, esse sono state rimpiazzate dai moderni computer.

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