domenica 18 maggio 2014

Lanciafiamme

"Il drago era il lanciafiamme di Frisco, un aggeggio simile a una grossa torcia dalla testa ricurva. Case aveva controllato le batterie, scuotendolo per assicurarsi che ci fosse abbastanza combustibile, poi era andato alla finestra aperta. L'alveare aveva cominciato a ronzare. L'aria dello Sprawl era piatta, immobile. Una vespa schizzo fuori dal nido e volo intorno alla testa di Case. Case schiacciò il pulsante dell'accensione, contò fino a tre e premette il grilletto. Il combustibile, pompato fino a 7 atm, schizzo oltre la resistenza arroventata. Una lingua di pallido fuoco, lunga cinque metri, e il nido carbonizzato cadde in strada. [...] Schiacciò il grilletto dimenticandosi di premere l'accensione, e il combustibile sibilò sopra la vita rigonfia che continuava a contorcersi ai suoi piedi. Quando infine schiacciò l'accensione, l'aggeggio esplose con un tonfo, portandogli via di netto un sopracciglio.” (cap 9 pagg 126-127)
Il lanciafiamme è un'arma che utilizza miscele di combustibile per incendiare vaste zone.
Le prime testimonianza si hanno nel 424 a.C. con il racconto di Tucidide dell'assedio della fortezza di Delio.
Dopo vari miglioramenti negli anni successivi, esso fu utilizzato per la prima volta in guerra nella Prima Guerra Mondiale dalla Germania, in seguito nella Seconda Guerra Mondiale nel Pacifico ed infine nelle guerre di Corea e Vietnam dall'esercito americano.

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