martedì 29 aprile 2014

EMP (I)

“Hanno sprecato una bella quantità di giovane carne patriottica per saggiare qualche nuova tecnologia. Più tardi risultò che sapevano delle difese russe. Sapevano degli EMP, le armi ad impulso magnetico” (cap 2 pag 37)
Le armi ad impulso elettromagnetico sono strumenti utilizzati per mettere fuori uso i componenti elettronici presenti una determinata zona.
Storicamente, la possibilità dell'utilizzo di impulsi elettromagnetici è legata agli esperimenti effettuati negli anni '60 sulle esplosioni nucleari ad alta quota: infatti, durante le detonazioni, si generava un forte campo magnetico, simile ad un’onda d’urto e in grado di indurre elevate correnti nei dispositivi elettrici e elettronici situati a grandi distanze. Da questi esperimenti si dedusse la possibilità di ottenere pesanti danni su vasti territori senza causare direttamente perdite di vite umane, ma rendendo inefficienti o distruggendo completamente i sistemi elettrici ed elettronici nemici.
Al giorno d'oggi, invece, si cerca un metodo per l'utilizzo di queste nuove armi senza il contributo di ordigni nucleari.

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